Anno: 1950
Regia,
fotografia, montaggio, suono: Stanley Kubrick
Assistente alla
regia: Alexander Singer
Soggetto: da un
reportage fotografico di Kubrick pubblicato su “Look”
Sceneggiatura:
Robert Rein
Musica:
Gerald Fried
Narratore:
Douglas Edwards
Interpreti:
Walter Cartier (il pugile professionista del documentario), Vincent Cartier,
Nate Fleiseher
Distribuzione:
RKO
Durata: 200 m, 16
min (16 mm)
Un commentatore
racconta fatti e personaggi appartenenti al mondo della boxe che così
definisce: “il primitivo, indiretto, viscerale brivido di vedere un animale
sopraffare un altro”. Nove milioni di dollari sono spesi annualmente dagli
appassionati dei combattimenti in U.S. dove fra i 6000 pugili professionisti
solo 600 riescono a vivere con la boxe e, fra questi, solo 60 a buon livello. Un pugile
professionista di New York, il peso medio Walter Cartier, è seguito durante un
normale giorno di preparazione prima del combattimento. Egli abita in un
trilocale con una zia e si alza alle 6 del mattino; riceve la Comunione insieme
al fratello gemello Vincent (avvocato ma anche suo manager) che spende gli
ultimi giorni prima del match costantemente al suo fianco. Successivamente fa
un’abbondante colazione, gioca con il suo cane e aspetta ansiosamente che
arrivi la notte. Walter si sottopone al rito della pesatura di fronte alla
Commissione Atletica del New Jersey e, alle 8 di sera, inizia la sua
preparazione nello spogliatoio con l’aiuto di Vincent. Alle 10 sale sul ring
da cui ridiscende vittorioso (“… un uomo che letteralmente deve combattere
per la sua esistenza, per lui è la fine di un normale giorno lavorativo”).